Buruk racconta così la sua storia: “Eravamo una famiglia discretamente benestante di 3 fratelli e 4 sorelle. Tutti andavamo a scuola. Nel 2012, mio padre gestiva un’ attività commerciale e gli affari andavano bene. Purtroppo, negli anni seguenti, ci fu un calo delle vendite e fummo costretti a chiedere un prestito che non bastò a risollevare le sorti. Trascorrevano i mesi e mio padre non riusciva a saldare il debito. Ancora ricordo il giorno in cui il creditore venne a riscuotere la somma di denaro. Eravamo tutti seduti a tavola per la cena. Improvvisamente entrò un uomo e iniziò a sparare all’impazzata uccidendo i miei genitori e i mie fratelli. Io riuscii a scappare dalla porta sul retro. Corsi per km prima di raggiungere il villaggio, dove in preda alla paura decisi di saltare su un camion, per fuggire lontano. La notte trascorse lentamente, non riuscivo a dimenticare le immagini della strage della mia famiglia. Quella notte promisi a me stesso che avrei vendicato i miei familiari. Il giorno dopo arrivai ad Addis. Tutto era affascinante, come avevo sempre visto in televisione, pieno di luci, gente e macchine di lusso. Ero affamato e senza un soldo. Rovistando tra la spazzatura riuscii a sfamarmi e mi riparai in un angolo della strada. Il mattino seguente venni avvicinato da un ragazzo che mi offrì del cibo e mi invitò ad incontrare un signore. Senza rendermene conto ero entrato a far parte di un gruppo di ladri. Passai 6 anni sulle strade rubando per sopravvivere. Un giorno parlando con un mio amico venni a conoscenza del Bosco Children, un Centro che aiutava i ragazzi ad uscire da questo inferno delle strade. Incontrai il Salesiano che si occupava del Centro ed entrai a farne parte. In un primo momento, non raccontai la mia ‘vera storia’ perché avevo paura di essere mandato via. Un giorno, a seguito di un lungo dialogo, decisi di raccontare la verità e compresi che i sentimenti di rabbia e vendetta non mi avrebbero portato lontano. Accompagnato dal Salesiano decisi di andare a trovare l’uomo che aveva ucciso i miei genitori e di perdonarlo. Il mio cuore tornò ad essere leggero e ritrovai la pace. Grazie a Bosco Children ora ho un lavoro e riesco a guadagnarmi da vivere onestamente. Ogni sera prego sia per i miei cari che per la persona che li ha uccisi. Grazie Don Bosco!